La Riabilitazione della Frattura del Piatto Tibiale: Dalla Chirurgia alla Ripresa dell’Attività

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Questo articolo fornirà una guida attraverso i vari passaggi della riabilitazione della frattura del piatto tibiale, dalla fase post-operatoria fino al ritorno alla piena attività.

Valutazione Iniziale e Preparazione alla Chirurgia

Piatto Tibiale


La prima fase della riabilitazione della frattura del piatto tibiale è la valutazione iniziale condotta da un ortopedico specializzato. Durante questa fase, vengono esaminati i dettagli della lesione, compresa la gravità e la localizzazione della frattura, attraverso esami fisici e imaging come radiografie e risonanze magnetiche. Basandosi su queste informazioni, viene pianificato un trattamento personalizzato, che potrebbe includere l’intervento chirurgico o il trattamento conservativo, a seconda delle esigenze del paziente.

Chirurgia di Riduzione e Fissazione


Nel caso di fratture del piatto tibiale gravi o instabili, è spesso necessario un intervento chirurgico per ripristinare l’allineamento corretto dell’osso e favorire una guarigione ottimale. Durante l’intervento, il chirurgo ortopedico esegue una riduzione della frattura, ossia riallinea le ossa fratturate, e quindi fissa l’osso con viti, piastre o altri dispositivi di fissazione interna. Questo intervento chirurgico è essenziale per garantire una stabilità adeguata e un corretto processo di guarigione della frattura.

Tipologie di Frattura

Le fratture del piatto tibiale possono variare notevolmente nella loro gravità e nella loro configurazione. Alcuni dei tipi più comuni di fratture del piatto tibiale includono:

  1. Frattura del piatto tibiale senza spostamento: In questo tipo di frattura, l’osso del piatto tibiale si rompe, ma i frammenti ossei rimangono allineati senza spostarsi l’uno rispetto all’altro. Questo tipo di frattura può essere meno grave e spesso può guarire con trattamenti conservativi come l’immobilizzazione e la terapia fisica.
  2. Frattura del piatto tibiale con spostamento: In questo caso, i frammenti ossei della frattura si spostano l’uno rispetto all’altro. Questo tipo di frattura può richiedere un intervento chirurgico per ripristinare l’allineamento corretto dell’osso e favorire una guarigione appropriata.
  3. Frattura composta del piatto tibiale: Una frattura composta è caratterizzata da una rottura dell’osso che causa la perforazione della pelle circostante. Questo tipo di frattura è considerato più grave e può comportare un rischio maggiore di complicazioni come infezioni ossee o problemi di guarigione delle ferite.
  4. Frattura da compressione del piatto tibiale: Questo tipo di frattura si verifica quando l’osso del piatto tibiale viene schiacciato o compresso. Le fratture da compressione possono essere il risultato di traumi ad alta energia, come incidenti stradali o cadute da altezze considerevoli.
  5. Frattura da stress del piatto tibiale: Questo tipo di frattura si verifica a causa di stress ripetuto sull’osso, come nel caso degli atleti che praticano attività ad alto impatto come la corsa o il salto. Le fratture da stress possono manifestarsi gradualmente nel tempo a causa dell’accumulo di microfratture nell’osso.

Fase Post-Operatoria e Immobilizzazione


Dopo l’intervento chirurgico, il paziente entra nella fase post-operatoria della riabilitazione. Durante questa fase, il paziente potrebbe dover indossare un tutore o un gesso per proteggere la frattura e favorire il corretto allineamento dell’osso. L’immobilizzazione aiuta anche a prevenire movimenti indesiderati che potrebbero compromettere la guarigione. Il paziente potrebbe iniziare la terapia fisica precoce, che potrebbe includere esercizi di mobilizzazione passiva e attiva per prevenire la rigidità articolare e mantenere la forza muscolare.

Mobilizzazione e Recupero Funzionale


Una volta superata la fase iniziale di immobilizzazione, il paziente avanza nella fase di mobilizzazione e recupero funzionale. Durante questa fase, la terapia fisica diventa più intensiva e mirata, con un focus sulla ripristino della gamma completa di movimento nell’articolazione del ginocchio e sul recupero della forza e della resistenza muscolare. Gli esercizi terapeutici, la terapia manuale e altre modalità di terapia fisica sono utilizzati per migliorare la funzionalità e la stabilità dell’arto inferiore.

Ripresa Graduale dell’Attività


Con il miglioramento della forza, della flessibilità e della stabilità dell’arto inferiore, il paziente può iniziare la ripresa graduale dell’attività. Questa fase richiede una progressione attenta e graduale, con il paziente che aumenta gradualmente l’intensità e la durata dell’attività fisica sotto la supervisione del fisioterapista o dell’ortopedico.

Il paziente potrebbe essere incoraggiato a partecipare a esercizi di rafforzamento specifici per l’arto inferiore, esercizi funzionali che simulano i movimenti richiesti nelle attività quotidiane e il training sportivo progressivo per migliorare l’agilità e la resistenza.

Monitoraggio a Lungo Termine e Prevenzione delle Ricadute


Anche dopo il completamento della riabilitazione, è importante monitorare a lungo termine la funzionalità e la stabilità dell’arto inferiore per prevenire ricadute o complicazioni future. Il paziente potrebbe essere incoraggiato a continuare con un programma di esercizi di mantenimento e a seguire consigli per lo stile di vita sano per garantire una buona salute muscolo-scheletrica nel tempo. L’educazione del paziente sulle tecniche di prevenzione delle lesioni e sull’importanza della sicurezza durante l’attività fisica può contribuire a ridurre il rischio di futuri incidenti.


In conclusione, la riabilitazione della frattura del piatto tibiale è un processo complesso che richiede una pianificazione attenta, un impegno costante e una guida esperta.

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